Emergono nuovi dettagli sull’operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, con il supporto dei militari del Nucleo cinofili di Modugno, che nella giornata di ieri hanno eseguito a Molfetta 17 misure cautelari personali, emesse dal Gip presso il Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura, nelle quali vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di altrettanti soggetti indagati per aver partecipato ad un sodalizio dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, indebito utilizzo di dispositivi idonei alla comunicazione da parte dei detenuti e furto aggravato.
Sono 12 le persone finite in carcere, 3 quelle agli arresti domiciliari, mentre per altre due è stato disposto l’obbligo di firma. Tutte le persone coinvolte hanno tra i 18 e i 34 anni e un ruolo importante lo hanno avuto anche alcune donne che riuscivano a far entrare nel carcere di Trani droga e telefoni. I cellulari erano nascosti nelle parti intime, mentre la hashish e marijuana venivano passate tramite baci. Un modus operandi ripetuto in più di un’occasione. L’indagine è partite grazie alle sollecitazioni di alcuni cittadini, che avevano notato sui social network lo sfoggio di grandi quantità di denaro e abiti costosi da parte di alcuni indagati, una disponibilità economica apparentemente inspiegabile alla luce dello stato di disoccupazione.