I carabinieri della compagnia di Lucera, in provincia di Foggia, con l’ausilio dei militari dello Squadrone eliportato Cacciatori di Puglia, delle unità Cinofile CC di Modugno, e del personale del comando provinciale di Rimini, a partire dalle prime ore dell’alba di lunedì 12 giugno hanno fatto scattare un blitz per dare esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre persone. Le indagini sono partite dalla sparatoria che la sera del 3 marzo scorso si era verificata in prossimità di un bar-tavola calda di Lucera: almeno due colpi cal. 7,65, sarebbero stati esplosi ed uno di essi aveva rotto la vetrata d’ingresso. Sono stati così raccolti elementi che vedrebbero coinvolto un 22 enne lucerino, già noto alle Forze dell’Ordine ed attualmente già sottoposto a misura cautelare nell’ambito di un altro procedimento penale: i colpi sarebbero partiti da una pistola illegalmente detenuta, a seguito di un diverbio per futili motivi. È stata disposta la custodia cautelare in carcere. Per la stessa vicenda è finito agli arresti domiciliari un 21enne, anch’egli lucerino, ma attualmente residente a Rimini, ritenuto presunto responsabile di aver procurato illegalmente l’arma del delitto. Coinvolta anche la madre del 22enne, una 45enne lucerina, che avrebbe procurato altre armi al figlio, poi nascoste. Nei suoi confronti è stata disposta la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Lucera.
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- di: Raffaele Caruso
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