“Nessuno si aspettava che in questo stabile potesse esserci una casa chiusa. Siamo rimasti sconcertati quando è accaduta la tragedia”. Mai nessuno, o quasi, avrebbe pensato che in un palazzo signorile di Poggiofranco potesse esserci una casa chiusa, se non fosse accaduta la tragedia che ha visto un uomo della Basilicata perdere la vita nell’appartamento incriminato. Un destino crudele visto che ha perso la prima vita prima di consumare il rapporto. Sul posto sono intervenute le Forze dell’ordine che hanno anche sequestrato valigie contenenti giochi erotici. Cin la tragedia, gli ignari, hanno scoperto che nel loro palazzo ci fosse una casa chiusa. Per alcuni condomini una cosa impensabile, ma non per la dirimpettaia dell’appartamento sotto accusa. “Era impossibile uscire. Ogni volta che aprivo la porta mi trovavo un uomo davanti. Vivo blindata in casa anche perché è capitato che qualcuno si sbagliasse e venisse qua. Ho segnalato all’amministratore, ma non è cambiato nulla. Sono 10 anni che va avanti questa storia”. Stando a quanto abbiamo appreso da un altro condomino, la signora che vive nella casa d’appuntamento era una di quelle che si prostituiva nelle piccole case chiuse che c’erano a Torre Quetta. Una situazione ben nota ad alcuni e, nonostante le varie segnalazioni, mai nessuno è intervenuto. C’è da chiedersi se il proprietario dell’appartamento sapesse cosa si faceva nella sua proprietà.
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- di: Raffaele Caruso
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