Dopo 8 mesi di commissariamento sono arrivate le tanto attese nomine del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Arpal Puglia (Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro) e le polemiche non mancano. Eletto come presidente il 59enne avvocato Beniamino Di Cagno e proprio sulla sua nomina ci sono alcune ombre: il suo nome sarebbe stato indicato da Massimo Cassano, l’ex direttore generale “licenziato” dopo la riforma dell’asset societario dell’Arpal, passata ad ottobre 2022 in Consiglio con 18 voti a favore, 8 quelli contrari e 14 le astensioni.
Ad affiancare Di Cagno nel CdA saranno l’avvocatessa Serena Triggiani e il dottore Donato Liturri, che però potrebbe essere incompatibile con la nomina. Contrario ai nomi indicati dal governatore Emiliano solo Gianni Stea: l’assessore al Personale della Regione Puglia avrebbe voluto come presidente il docente universitario Giuseppe Pirlo.