“L’azienda ci ha offerto un quadro complessivo della situazione del negozio che, ovviamente, è ancora in una fase di avvio e questo oggi non consente valutazioni e proiezioni definitive. Abbiamo ribadito all’azienda che l’investimento fatto è certamente ragguardevole per dimensioni e capacità di richiamare ulteriori interessi commerciali, ma per noi il valore aggiunto è rappresentato dalla stabilità e dalla qualità dell’occupazione contro il dilagante fenomeno della precarietà, una battaglia rappresenta un impegno da sempre portato avanti quotidianamente nella propria azione su tutto il territorio pugliese”. Inizia così il comunicato di UILTuCS Puglia, l’incontro tra sindacati e azienda si è tenuto nella giornata di ieri: le polemiche non sono mancate dopo l’apertura del punto vendita all’interno del parco commerciale di Casamassima. Una ex dipendente ci aveva rilasciato un’intervista per denunciare il modus operandi del colosso di abbigliamento che a sua volta ci ha contattato e fornito la propria versione dei fatti.
“Apprendiamo con favore l’intenzione dichiarata dall’azienda di voler procedere nelle prossime settimane e nei prossimi mesi alla graduale stabilizzazione a tempo indeterminato del personale in forza, un obiettivo che da qui alla fine dell’anno potrebbe coinvolgere 150 lavoratrici e lavoratori – si legge nella nota -. Se i numeri dovessero confermarsi saremmo di fronte ad una significativa risposta ai bisogni occupazionali del territorio, con un occhio particolare all’occupazione giovanile e femminile in considerazione dei 29 anni di età media del personale e della percentuale di donne impiegate pari al 77%. Monitoreremo questa situazione prevedendo ulteriori incontri di verifica con l’azienda, il nostro obiettivo è che da questi confronti con Primark si possa strutturare e consolidare un percorso di relazioni sindacali territoriali tale da rafforzare il livello di interlocuzione e condividere ulteriori risposte ai bisogni delle persone”.