“Nessuno ha aiutato mia figlia a rialzarsi dopo l’aggressione che ha subito”. A parlare è il padre della 15enne che è stata brutalmente picchiata da un gruppo di ragazze, arrivate nei pressi del teatro Margherita insieme ad alcuni coetanei di sesso maschile che si sono scagliati contro un ragazzino di 15 anni. La giovane, presa per i capelli, è riuscita ad evitare di sbattere la testa per terra e per i due solo ferite lievi che non hanno destato molta preoccupazione per la loro salute. Ma, nonostante questo, resta l’amarezza dell’indifferenza delle persone. “Forse pensavano fosse un regolamento di conti tra bulli, invece è stato un far del male fine a se stesso. Non c’è una zona della città che è esente a questo tipo di aggressioni – continua il padre della ragazza su Gazzetta – commenta il papà della ragazza – veri e propri raid di cui poi magari i protagonisti di gloriano. Credo che si inneschi un meccanismo in cui il risalto mediatico di queste azioni clamorose venga quasi ricercato da questi delinquenti per vantarsene”.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
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