“Quanto riferito ieri dal coordinatore del Nirs Antonio La Scala sulla situazione delle RSA e dei centri diurni in Puglia non può passare sotto traccia. Quasi l’80% delle strutture accreditate presenta carenze in relazione ai requisiti organizzativi e questo vuol dire che a farne le spese sono le persone fragili quindi soprattutto anziani e disabili, che non ricevono assistenza adeguata. Sappiamo che il Nirs ha solo un ruolo amministrativo, ma vista la penuria di personale nei dipartimenti di prevenzione delle Asl, che porta a non poter fare i dovuti controlli sia al momento dell’accreditamento, sia dopo, sono indispensabili controlli periodici sulle strutture per verificare che continuino a possedere i requisiti necessari per l’accreditamento, di personale, organizzativi e strutturali, nel rispetto di quanto previsto, tra le altre, dalla legge regionale 9/2017 e dai successivi regolamenti attuativi nn. 4 e 5/2019″. A parlare è il capogruppo del M5S, Marco Galante.
“Ritengo anche che sia il caso di prevedere colloqui periodici degli operatori con gli psicologi e istituire una Unità di Valutazione Interna che sia composta anche dai parenti degli assistiti, che in questo modo potrebbero relazionarsi quotidianamente con gli operatori sanitari. Un emendamento che avevo presentato nella scorsa legislatura in sede di discussione della legge sulle RSA e che ripresenterò come proposta di legge. Bisogna aprire una discussione in Commissione Sanità, dove già stiamo affrontando la questione delle RSA, che va rivista sotto diversi aspetti – ha aggiunto -. Il mantenimento di determinati requisiti è indispensabile per tenere aperte le strutture e per la sicurezza di pazienti e operatori, in alcuni casi sottoposti a livelli altissimi di stress, a fronte di contratti ancora lontani da quelli del pubblico.”