“Non avete fatto un regalo a me, lo avete fatto ai miei figli”. Nonostante la vita con lei sia stata crudele, Monica è sempre sorridente e affronta tutto con determinazione e forza d’animo. La sua storia ha dell’incredibile e per questo, tra le decine di richieste e storie che ci sono giunte, abbiamo deciso di donare a lei la nostra Fiat Stilo 1900 Jtd. Quindici giorni al mese è in ospedale per le visite e le cure che necessitano tre dei suoi quattro figli. La più piccola, Iris di due anni, è affetta dalla sindrome di Bardet-Biedl, una malattia genetica rara, di cui sono affetti 40mila bambini in tutto il mondo. Comporta problemi motori, alla colonna vertebrale e anche agli occhi. “Rischia la cecità e deve essere operata”. Per recarsi in ospedale, Monica usa la macchina vecchia della madre che, nonostante i suoi problemi di salute, bada ai nipoti quando Monica si allontana da casa per le visite mediche.
Per la sua famiglia avere un’auto funzionante è fondamentale. Proprio per la mancanza di un mezzo, il compagno è costretto a vivere ancora a casa della madre perché nello stesso stabile vive un suo collega con cui si dirige a lavoro. Monica e i suoi quattro figli, dopo anni, hanno ottenuto la casa in emergenza abitativa e ora sono in graduatoria per ottenere la casa popolare. Con i soli 300 euro del reddito di cittadinanza ha provveduto anche ad aggiustare la casa perché, quando gliela hanno consegnata, era in uno stato pietoso e poco consono per la salute dei suoi figli. “Io non capiscono come fanno ad ottenere redditi da 700 euro famiglie che non hanno tutti questi problemi che ho io” si chiede Monica perplessa. La sua gioia è palese. I suoi occhi, sempre sorridenti nonostante le difficoltà, sono pieni di gioia nel momento in cui le abbiamo comunicato che l’auto sarà sua per sempre. “Pensare che è stato un caso vedere l’annuncio sui social”. Dovrà provvedere lei al passaggio di proprietà e all’assicurazione, ma non è un problema. Adesso potrà risolvere varie beghe burocratiche che non le consentono ancora di avere un passeggino per disabili, un plantare per uno dei figli e i pannoloni che le spetterebbero di diritto, ma che paga regolarmente. Una storia che ha dell’incredibile e non ce ne vogliano gli altri se abbiamo scelto lei. Una donna che affronta le disabilità dei tre figli con la speranza che un giorno tutto possa tornare alla normalità. Lo fa con un sorriso speciale che ci ha rapiti.