Gli otto direttori generali della sanità pugliese, in servizio dal 2020 al 2021, in totale hanno intascato quasi mezzo milione di euro come premio per i risultati raggiunti. Ciò che lascia interdetti è il metodo di valutazione che non è stato chiarito nell’atto dirigenziale con cui il Dipartimento Salute ha dato il via libera ai compensi. Stando a quanto appreso sul Corriere del Mezzogiorno, nonostante la Asl di Lecce sia finita sotto la lente di ingrandimento del Nirs per la creazione di 26 reparti, poi dimezzati, per una spesa di mezzo milione di euro in un anno, è stato assegnato il massimo punteggio per la gestione finanziaria. Alla fine dei conti i sei direttori generali delle Asl e i due dei policlinici (Bari e Foggia), hanno intascato oltre 30mila euro all’anno, quasi 62mila euro nei due anni, 2020 e 2021, nonostante stiamo parlando degli anni in cui è scoppiata l’epidemia da Covid e quindi si registri un grosso deficit monetario nella sanità pugliese.