Tonia non smettere di piangere, il suo è un dolore incontenibile. Da cinque anni non vede Marianna, la sua figlia adorata, diventata la più fedele delle seguaci di Roberto Amatulli, professatosi pastore della Chiesa evangelica. La donna, 60enne, non si dà pace soprattutto perché Marianna per seguire il pastore ha chiuso la sua attività e trascurato i figli minori al punto da essere stato necessario l’intervento del Tribunale per i minori. I due ragazzi sono stati affidati proprio ai nonni materni, che li accudiscono cercando di sopperire al vuoto lasciato dalla loro mamma.
A spingere Marianna, ormai sorella Marianna, dal pastore, è stata la crisi matrimoniale. Gli impegni con la “Chiesa”, ricavata in un garage del quartiere Libertà di Bari, sono aumentati così tanto da non lasciare più spazio per nient’altro. Una vocazione incrollabile, “così alienante – spiega la nonna disperata – da non avere più tempo neppure per i suoi figli. Abbiamo provato in tutti i modi a farla ragionare, ma non c’è mai stato verso. Chissà cosa le ha fatto e detto quell’uomo”.
Da quando è scoppiata la pandemia, le stranezze di questa vicenda hanno assunto i connotati della spettacolarizzazione. Il pastore evangelico, infatti, non potendo andare in giro a convertire i suoi fedeli, ha pensato bene di sfruttare i social e su Tik Tok imperversano ormai da qualche tempo benedizioni, singole e di gruppo; presunte guarigioni; canti e preghiere di ogni tipo. Abbiamo provato a contattare il pastore, anche attraverso l’intercessione di un suo nipote e dopo diverso tempo siamo riusciti a ottenere la sua grazia. Abbiamo finto di avere un tumore e, come ci era stato raccontato, Amatulli ci ha invitato a non sottoporci alla chemio rossa, “quella forte” per sua stessa definizione, per aspettar le risposte che di lì a qualche tempo ci avrebbe riservato il buon Dio. Il tutto non prima di averci liberato con una strana invocazione delle maledizioni di cui saremmo stati oggetto.
Una situazione che andrebbe approfondita. “Spero che altra gente si faccia avanti – continua Tonia – in tanti lo hanno lasciato, so di persone alle quali ha fatto gli stessi nostri danni. Non abbiate paura, da sola purtroppo posso fare poco”. Cercando di capire qualcosa in più sulla vicenda ci siamo fatti una chiacchierata anche con il pastore della chiesa evangelica di Bari Japigia, che fa capo all’ADI. Un confronto particolarmente interessante, perché getta pesantissime ombre sull’operato di Roberto Amattulli e la sua “setta”. Noi restiamo a disposizione di chiunque si senta tirato in ballo, con la speranza che se non altro il pastore si limiti alla preghiera e lasci fare a medici e specialisti il loro mestiere. Può sostituirsi a Dio, se vuole, ma a un medico proprio no.