Torniamo ad occuparci di Roberto Amatulli, il barese professatosi pastore della Chiesa evangelica senza alcuna autorità. La storia ha fatto il giro dell’Italia. Amatulli ha pensato bene di sfruttare i social e su Tik Tok imperversano ormai da qualche tempo benedizioni, singole e di gruppo; presunte guarigioni; canti e preghiere di ogni tipo.
Torniamo ad occuparcene con suo nipote, Giuseppe, che ci aveva messo in contatto proprio lui. Avevamo finto di avere un tumore e, come ci era stato raccontato, Amatulli ci aveva invitato a non sottoporci alla chemio rossa, “quella forte” per sua stessa definizione, per aspettar le risposte che di lì a qualche tempo ci avrebbe riservato il buon Dio. Il tutto non prima di averci liberato con una strana invocazione delle maledizioni di cui saremmo stati oggetto. Dopo la messa in onda del servizio, è scoppiato l’inferno. Il pastore prima ci ha accusato di essere attori, poi ha iniziato a prendersela proprio con suo nipote Giuseppe, attaccandolo sul personale, accusandolo di aver intascato 50 euro per aver fatto da ponte tra noi e lui e tante altre cose.
“Ha accusato e infangato la mia famiglia e ha convertito tante persone a modo proprio. Non usa formule le classiche, io ho frequentato le Chiese evangeliche e so come funziona. Il problema è che qualcuno lo segue ancora”, racconta Giuseppe. Abbiamo ironizzato durante la nostra chiacchierata, ma ribadiamo di fare attenzione anche se ognuno può credere in quello che vuole e può affidarsi a chiunque.