L’ex consigliere di Stato, Francesco Bellomo, è uscito immacolato da tutte le pendenze giudiziarie che lo hanno riguardato in tutta Italia. L’ultima, relativa a una presunta violenza sessuale ai danni di una ricercatrice della scuola Diritto e Scienza, si è conclusa con l’archiviazione disposta dal gip di Torino. Le accuse a carico del barese si sono smontate senza che lui entrasse in aula. Insomma il dress code che lui aveva imposto e che tanto ha suscitato il clamore mediatico non corrisponde a nessuna violazione del codice penale, come sottolineato anche dai magistrati.
In sospeso resta la carica di consigliere di Stato e i suoi colleghi dovranno decidere se far rientrare il magistrato barese. “La prima volta che andai sui giornali e in televisione (TG3) avevo 14 anni e fu per gli scacchi, poi per qualche indagine criminale. Mai avrei pensato che ci sarei finito molto più spesso per un contratto e che da lì, dopo aver segnato una performance probabilmente imbattibile come pubblico accusatore, mi sarei ritrovato dall’altro lato. Dove però, quando ho sentito qualche assurdità, ho fatto la stessa identica cosa con lo stesso identico esito” commenta Bellomo sui social.