Torniamo ad occuparci del caso del tassista barese contro la giornalista Selvaggia Lucarelli. Sui social la collega aveva postato un video in cui denunciava il tassista e il mal funzionamento del suo pos, negandole così di pagare con la carta. Inoltre aveva screditato l’intero settore definendo la categoria come “la peggiore d’Italia”. Lo avevamo rintracciato e la sua versione dei fatti non coincideva con quella della Lucarelli, tanto da spingerlo a decidere di denunciare la giornalista e mostrando come il pos effettivamente quella mattina non funzionasse, come anche sottolineato dal tecnico che è intervenuto per aggiustarlo.
Visto che ogni promessa è debito, Enrico ha deciso di presentare un esposto contro la Lucarelli. “Quel video mi sta complicando la vita perché vengo fermato ogni secondo, mi prendono in giro”. Insieme all’avvocato si è presentato alla caserma dei Carabinieri. “Il mio assistito non era a conoscenza del fatto che fosse ripreso, inoltre lo scontrino esposto dalla Lucarelli non è quello suo, perché quelli postati dicevano fosse offline, ma invece era online. Ci sono quindi dei presupposti per denunciare l’accaduto e ci rimettiamo alle forze dell’Ordine e alle autorità competenti affinché venga fatta chiarezza. Può capitare che ci sia mancato collegamento, ma c’è differenza tra l’offline e l’online”.
“Stare nel giro di due ore sulla bocca di tutta Italia non è corretto. Non mi conoscono, non sanno come lavoro io ed essere giudicato per una cosa non vera non mi sta bene. Sto spingendo tutti i miei colleghi a fare una denuncia collettiva perché non può andare avanti così. La nostra razza, come ci definisce lei, è sempre stata pronta ad aiutare, come una corsa per Amatrice o per l’Ucraina”. Noi come sempre restiamo a disposizione di tutti, della collega Selvaggia Lucarelli o di chi voglia dire la sua sulla questione.