I carabinieri di Massafra, supportati da unità cinofile antidroga di Modugno, hanno arrestato nelle province di Taranto e Brindisi 6 persone (4 in carcere, 2 ai domiciliari), con le accuse di detenzione e vendita di cocaina, hashish e marjuana. I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Taranto, su richiesta della procura.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i sei avrebbero creato una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti rivolta ad una vasta platea di acquirenti nel comune di Palagiano (Taranto). L’attività investigativa è iniziata nel 2011 anche con l’ausilio di intercettazione e riprese video. Uno degli indagati, come evidenziato nell’ordinanza dal gip, “si interessa di tenere i contatti con i canali di riferimento, anche fuori provincia”; “dirige l’attività dei singoli pusher, indicando anche le piazze di spaccio” e “intervenendo anche direttamente, e spesso con modalità violente, nell’attività di recupero dei crediti”.
Nel corso delle indagini sono stati individuati alcuni canali di approvvigionamento dello stupefacente nella provincia di Brindisi e nella città di Taranto, dove gli indagati hanno potuto contare su contatti con figure di spicco della criminalità. Tra le persone sottoposte alla custodia in carcere c’è il fornitore della droga operante nel Brindisino, già sottoposto alla sorveglianza speciale con l’obbligo di soggiorno per mafia.
Il modus operandi consisteva nel nascondere la droga nelle periferie del centro cittadino, prelevando, di volta in volta, l’esatto quantitativo richiesto dall’acquirente per incontrarsi, poi, nei vicoli del centro storico di Palagiano dove avveniva lo scambio droga-soldi. I pusher, per gli spostamenti dello stupefacente e per la cessione, hanno utilizzato monopattini e bici elettriche, mezzi che avrebbero consentito loro anche di dileguarsi agevolmente negli stretti vicoli del comune, non percorribili con veicoli a motore, in caso di un eventuale controllo da parte delle forze dell’ordine.