Sospesi dal servizio in attesa di ulteriori chiarimenti e col rischio di strascichi penali. Un autista e un soccorritore della postazione 118 di Conversano rischiano il posto di lavoro. I fatti risalgono a circa tre settimane fa. Ambulanza India e automatica di Conversano vengono chiamati per soccorrere un operaio edile. L’uomo ha avuto un malore, ma per raggiungerlo serve arrampicarsi su un’impalcatura. I Vigili del fuoco presenti sul posto danno il via libera, ma i due operatori del 118 non salgono. Poco ad blue nell’ambulanza, che fosse così una volta spenta rischiava di non riaccendersi, ma soprattutto la scena dell’intervento giudicata comunque insicura.
L’operaio è morto nonostante i soccorsi, ma i due operatori rischiano grosso. È stata avviata un’inchiesta interna, ma pare sia stato presentato anche un esposto alla Procura della Repubblica. La sensazione generale, al netto dell’accaduto, è che qualcuno tra i 425 operatori del 118 neo assunti in Sanitaservice, possa essere stato colto dal virus del posto fisso, avvocando scuse di ogni tipo perché tanto finalmente paga Pantalone.
In attesa di conoscere come siano andati i fatti specifici, verbalizzati dal medico e dal Vigili del Fuoco, appare evidente che il 118 debba riappropriarsi delle reali emergenze, dunque tenendo a mente di poter intervenire in scenari rischiosi. Prima o poi sarebbe il caso di dire basta a interventi su pazienti cronici e malori tutt’altro che emergenziali. Di questo parleremo in seguito più diffusamente. In ogni caso servirebbe azzerare e ripartire a maggior ragione dopo le centinaia di assunzioni agognate da 15 anni.