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Raccolta fondi salva Melissa, azienda di famiglia spende 1,5 milioni per un capannone: esposto in Procura

15 Agosto 2023
– Autore: Antonio Loconte
15 Agosto 2023
– Autore: Antonio Loconte

Nel 2020 la storia della piccola Melissa, affetta da Sma 1 e bisognosa di un farmaco del valore di oltre 2 milioni di euro, commosse l’Italia intera. Gente comune, commercianti, politici, calciatori e molti personaggi famosi contribuirono a raggiungere l’insperato obiettivo. Melissa è così riuscita a volare a Dubai per la somministrazione del Zolgensma e i suoi miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti.

Chiunque in Italia, nel periodo della raccolta, sapeva cosa fosse quel farmaco impronunciabile e a cosa servisse. Nonostante gli aggiornamenti sulla pagina Facebook “Un futuro per Melissa” e i video di mamma Rosanna e papà Pasquale, l’impiego dell’enorme cifra raccolta ha subito scatenato maldicenze e accuse. Tutto ciò nonostante il conto corrente dedicato fosse sottoposto alla vigilanza di un giudice tutelare.

Tre anni dopo l’azienda di famiglia, la mamma in particolare, si aggiudica all’asta un compendio industriale, concepito per la lavorazione e distribuzione di prodotti agricoli. Il 10 agosto Rosanna Messa ha versato circa 1,5 milioni di euro per aggiudicarsi il compendio. L’obiettivo della famiglia è quello di aumentare le entrate dell’azienda di souvenirs e bomboniere in modo da sostenere le costosissime cure alle quali Melissa dovrà sottoporsi, con un costo massimo compreso tra i 36mila e i 40mila euro al mese. Nello stesso compendio di Polignano a Mare, finora, c’era l’azienda agricola di Maria Preite, che ha tentato senza successo di aggiudicarsi l’asta telematica contro la mamma di Melissa. Maria Preite, insieme a molte persone a lei vicine, è stata anche una fautrice della raccolta fondi. Scoprire che ad aggiudicarsi l’asta era stata la mamma di Melissa è stato un colpo particolarmente duro.

I dubbi sull’impiego dei soldi della raccolta fondi sono aumentati al punto da presentare un esposto in Procura insieme ad altri dieci benefattori. Abbiamo ascoltato la perplessità della Preite e di alcuni altri querelanti, compreso l’artigiano che aveva realizzato le barchette servite per raccogliere ulteriori fondi, ma siamo stati anche a casa di Rosanna e Pasquale per sentire la loro versione e constatare personalmente quanto siano incredibili i miglioramenti fatti in questi anni dalla piccola Melissa.