Torniamo ad occuparci di Roberto Amatulli, il barese professatosi pastore della Chiesa evangelica senza alcuna autorità. La storia ha fatto il giro dell’Italia. Amatulli ha pensato bene di sfruttare i social e su Tik Tok imperversano ormai da qualche tempo benedizioni, singole e di gruppo; presunte guarigioni; canti e preghiere di ogni tipo. Dopo l’intervista a suo nipote Giuseppe, la risposta tramite video a quest’ultima dello stesso Amatulli e l’attacco del cristiano evangelico pentecostale Ciro, vi forniamo una nuova testimonianza. Abbiamo incontrato Isa, sorella di Giuditta, una donna che per diversi anni è stata succube del pastore Amatulli.

“Ha incontrato il pastore durante una fase difficile della sua vita – racconta Isa -. All’inizio è stata contentissima, diceva che stava bene. Poi abbiamo ricoverato Giuditta in Psichiatria, non stava bene per una fortissima depressione. È stata lì per 15 giorni. Quando è uscita non l’abbiamo più vista, è stata dimessa ma sono andati loro a prenderla. Lei ha detto che è stata salvata grazie a loro dalla depressione. A distanza di 5 anni è irriconoscibile, prima stava meglio”.

“Per vederla in questi anni dovevo chiamare Roberto per chiedere di incontrarla. Non sempre erano favorevoli – continua la donna -. Dovevi andare da loro in chiesa, ascoltare quello che dicevano e pregare, compresa mia madre. È uno schifo, una vergogna, sono indignata da queste persone. Abbiamo pensato tante volte di denunciare. Dopo aver visto il video dell’intervista della mamma di Marianna, ho detto che dovevo parlare anche io. È tutto vero quello che ha detto. A queste persone è stato fatto il lavaggio del cervello”.

Giuditta è tornata a casa. “È stata mandata via quando è tornata in una forte depressione e non collaborava più in casa – conclude Isa -. L’hanno riportata a novembre 2022 in uno stato davvero brutto”. Siamo venuti a conoscenza anche di alcuni messaggi davvero che lasciano senza parole.