Tra esiti dei tamponi urlati a squarciagola e le lunghe code interminabili che si registrano da giorni all’esterno di farmacie, postazioni drive in e laboratori, la situazione nel Barese, come nel resto della regione e d’Italia, è ormai fuori controllo. Il sistema del tracciamento è ormai saltato, l’Asl di Bari è stata costretta in giornata ad emanare una nota per chiarire che i tamponi molecolari ai drive in sono disponibili solo su appuntamento.
Se da un lato il Ministero della Salute è pronto ad intervenire per alleggerire il sistema agevolando il rilascio del Green Pass per i guariti, dall’altro però ci sono da registrare ancora problemi con diversi cittadini che, pur sottoponendosi al tampone, non ricevono l’esito, restando così bloccati per giorni a casa. Alcuni referti infatti sembrano sparire così nel nulla.
“La vergogna della sanità Pugliese. Test effettuato il 30 dicembre scorso a Brindisi e non si sa ancora nulla – denuncia sui social un cittadino -. Caro Emiliano abbiamo toccato il fondo e c’è gente che il test lo ha effettuato il 28 dicembre. Siamo sequestrati in casa”
“Si perdono i referti – denuncia un altro cittadino a Quinto Potere -. Mia cugina, dopo essere risultata positiva al test antigenico, si è recata il 1° gennaio al San Nicola per quello molecolare. Oggi ancora non è arrivato l’esito, sono passati tre giorni. Ha fatto un altro tampone ieri a Triggiano, non risulta neppure che lei lo abbia fatto. Lei vuole sapere se è davvero positiva oppure no”.