“Ed eccoci qui, ma non grazie a te cara sanità pubblica, ma grazie al passe-partout universale (la moneta). Dopo tanto sangue amaro con l’aiuto di amici soccorritori, siamo riusciti a trovare un buco, proprio come la nostra sanità, piena di buchi naturalmente un buco a pagamento e non un buco di favoritismo”.
Inizia così il racconto su Facebook di Tony. “Di corse in ambulanza ne ho fatte tante ma proprio tante, sia io che il mio papà, e oggi ci ritroviamo a correre per oltre 60 chilometri a bordo di una ambulanza come accompagnatori per acchiappare questa benedetta risonanza magnetica urgentissima. Non ci sono è non ci devono essere ammalati di serie A o di serie B, ma qui sembra una roulette russa – spiega -. Se hai conoscenze salti le liste d’attesa. Se hai soldi forse ti salvi. Se sei povero, siediti e prega che qualcuno forse si ricorderà che esisti pure tu. Abbiamo assistito nelle recenti notizie di cronaca quelle che alcuni personaggi pubblici hanno con sfacciata arroganza architettato mazzette o meglio regali natalizi, appalti truccati, il ginecologo dal piffero magico. E poi ci siamo noi semplici cittadini a combattere contro i mulini a vento per tentare di allungare, hai capito bene cara sanità, allungare e non salvare la vita a una mamma, figlia e sorella poco più che trentenne. E come lei tanti altri ammalati lasciati a sé stessi perché ora la priorità è solo ed esclusivamente il Covid”.
“Già il covid. Certo il covid fa paura ma fa anche gola a tanti. Ma ora mi domando chi non è nelle condizioni economiche per permettersi servizi a pagamento come diagnostica per immagini, visite da specialisti e trasporto con adeguati mezzi per ammalati allettati non ha il diritto di vivere? – si domanda -. E voi non avete il sacrosanto dovere di curare nei migliori dei modi? Noi questo piccolo lusso di pagare per scongiurare il peggio c’è lo siamo potuti permettere grazie a Dio, ma chi non può? Non so se nella mia vita ritornerò a correre per salvare la vita a qualche sconosciuto, ma una cosa la so per certo che se mi dovesse capitare uno di questi personaggi che ci governano, schiaccerò quell’ acceleratore al massimo come ho sempre fatto, perché io e tanti altri siamo diversi da voi, noi non facciamo distinzione. Un caloroso ringraziamento all’equipaggio dell’ambulanza per averci sostenuto in tutto”.