Con atto dirigenziale del 4 settembre, il dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia ha dichiarato inammissibile la richiesta della società NewO di accedere ad un’agevolazione di circa 10 milioni di euro per realizzare nella zona industriale tra Bari e Modugno un impianto di ossicombustione per lo smaltimento dei rifiuti. Sull’autorizzazione all’impianto si era aperta una battaglia tra la Regione Puglia e i Comuni di Bari e Modugno, questi ultimi contrari. Proprio sulla realizzazione pende un ricorso al Tar presentato dai due Enti contro la proroga della Valutazione di impatto ambientale concessa alla società.
“Buone notizie – commenta l’europarlamentare del M5S, Rosa D’Amato – per i cittadini. Quella dell’impianto NewO è una vicenda amministrativa e politica contorta che vede finalmente un epilogo positivo per i cittadini residenti di Modugno e dell’intera area barese. Con determina di ieri, 4 settembre, la Regione Puglia prende atto dell’istruttoria ricevuta da Puglia Sviluppo e dunque esclude la proposta di Newo dichiarandone “l’inammissibilità del programma di investimento”.
La vicenda va avanti ormai dal 2016, quando la Newo ha presentato una istanza per la realizzazione di un impianto di recupero dei rifiuti provenienti dal ciclo di lavorazione dei rifiuti urbani mediante tecnologia di Ossicombustione, richiedendo agevolazioni per oltre 10 milioni di euro.