Si chiamava Saturnino Navoni, aveva 25 anni ed era il cugino di Gianluca Navoni, il 23enne che qualche giorno fa si è tolto la vita nella stazione di Bari-Palese gettandosi sotto un treno merci. È lui il giovane travolto e ucciso ieri mattina sulla strada statale Appia che conduce da Taranto a Brindisi. Aveva fatto perdere le proprie tracce la sera del 4 settembre dopo aver detto ai familiari di uscire per andare a comprare le sigarette, fino a quando il suo corpo non è stato identificato. Il ragazzo è stato sbalzato nella careggiata opposta dopo un volo di diversi metri. Il personale sanitario ha tentato in tutti i modi di strapparlo alla morte, ma non c’è stato nulla da fare. Saturnino aveva accusato profondamente la morte del cugino, a cui era legatissimo. “Ce ne andremo insieme”, le parole dette ai familiari. Resta da capire perché si trovava lì, se si è trattato di suicidio o di pura fatalità. Ad accertarlo saranno le indagini. Una doppia tragedia che ha colpito la famiglia Navoni, due giovani vite spezzate troppo presto.