Si è tenuta ieri, dinanzi al Tribunale di Bari, l’udienza del processo a carico del governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, querelato nel 2018 per il reato di diffamazione a mezzo stampa da Luigi Cipriani, leader del movimento politico “Riprendiamoci il futuro”. I fatti risalgono al 13 settembre 2018 quando Emiliano nel programma “Viva l’Italia” su Rete 4, aveva insinuato un legame tra l’ex consigliere comunale di Bari, Luigi Cipriani, e il suo movimento politico con la criminalità organizzata operante nel quartiere Libertà. Frase che venne riportata da alcune testate giornalistiche locali.
“Il movimento politico Riprendiamoci il futuro non ha nulla a che vedere con la criminalità organizzata. Non è un circolo della birra, ma un movimento che fa attività politica e sociale e ha al proprio interno anche una sezione dedicata alle donne”, sono state le parole pronunciate da Cipriani ieri in Tribunale. L’udienza è stata rinviata al prossimo 18 gennaio ed è prevista l’audizione dei testimoni della parte civile. Il 14 marzo invece è calendarizzato l’esame di Emiliano e di alcuni testimoni della difesa, tra cui il sindaco di Bari, Antonio Decaro. La sentenza dovrebbe arrivare prima dell’estate prossima.