“Il nostro albergo è andato per la gran parte in frantumi, abbiamo dormito in strada con una paura immensa”. Inizia così il racconto di Nicolò, 30enne di Bitonto a Marrakech, sul devastante terremoto di magnitudo 7.0 che ha colpito il Marocco. Sono oltre 820 i morti registrati.
“Mi trovo qui per un viaggio e ieri sera, alle 23.30 circa, la terra – aggiunge – ha cominciato a tremare, e mi sono trovato seduto con amici in un ristorante, accanto ad uno di quei pochi palazzi crollati nella parte Sud Est di Medina: abbiamo corso come disperati e siamo usciti tra polvere e calcinacci. La gente piangeva e si riversava per strada tra la nube di polvere che si è alzata. Proprio tra quelle vie e sulle piazze i cittadini si sono radunati e riposato – per quanto possibile – questa notte. Questa mattina per strada ci sono tanti calcinacci, ma per fortuna non ci sono moltissimi palazzi crollati. Domani mattina ripartiremo, con un volo acquistato proprio oggi, poiché funzionando le linee telefoniche l’Unità di crisi della Farnesina ci ha comunicato di organizzarci autonomamente per il rientro”.