Guardare al futuro difendendo la tradizione, inglobando allo stesso tempo l’innovazione. È questa la forza delle botteghe storiche pugliesi che continuano a lavorare sul territorio portando avanti la storia della nostra terra. Per questo motivo la Regione Puglia ha deciso di celebrare 39 attività storiche pugliesi, attive sul territorio da oltre 70 anni, premiandoli con la maiolica “Patrimonio di Puglia”.
“Questo è un riconoscimento al loro valore e allo sforzo di mantenere la storia nel tempo – ha commentato l’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci -. Oggi è per noi un giorno di festa perché vediamo concretamente realizzato un progetto partito con la legge regionale 30/2021 e col conseguente avviso per manifestazione di interesse, attraverso i quali abbiamo riconosciuto le attività storiche e di tradizione che costituiscono testimonianza della storia, dell’arte, della cultura e della tradizione imprenditoriale del territorio pugliese. Conoscere un pezzo della nostra storia, incontrare chi, negli anni, ha resistito ai momenti di crisi, ha saputo innovarsi ed affrontare al meglio i passaggi generazionali è per me motivo di grande orgoglio. Nelle prossime settimane – ha concluso Delli Noci – terremo sei incontri su base provinciale per la consegna dei riconoscimenti anche alle attività di 30 e 40 anni e per condividere il percorso di valorizzazione e promozione”.
“I commercianti pugliesi ci raccontano quanto siano resilienti rispetto al territorio che li circonda”. Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia, affianca l’avverbio “nonostante” al lavoro dei commercianti pugliesi. “Qui scontiamo una differenza in termini infrastrutturali rispetto ad altre zone di Italia e di Europa. Nonostante questo i commercianti pugliesi sono riusciti ad andare avanti e a imporsi nel territorio con il loro lavoro. La collaborazione tra privato e pubblico è l’unica cifra attraverso la quale il territorio può crescere. Il premio è un simbolo dell’attenzione, non è solo una celebrazione della loro bravura, è riconoscere il ruolo di padre e madri fondatrici, identificare il loro ruolo e la capacità di saper fare”.
Tra le attività baresi premiate c’è l’Ottica Sorrento. “La mia è una attività che ho ereditato da mio padre e adesso sto trasmettendo ai miei figli. Tutte le generazioni che si sono susseguite – sottolinea Francesco Sorrento – hanno dato una impronta diversa al negozio. I miei figli hanno introdotto la tecnologia e la ricerca dell’innovazione, un lavoro fondamentale per riuscire a soddisfare le richieste dei clienti. Però bisognerebbe recuperare uno dei valori che ormai si è perso nel tempo, quello della fiducia e dell’integrità. Mio padre un tempo faceva affari stringendo la mano, la richiesta di una firma poteva essere presa come un’offesa. Questo è uno dei valori che non bisognerebbe mai perdere nel tempo”.
Ma tra le attività che da oltre 70 anni lavorano sul territorio c’è anche una che ha ottenuto il prestigio di essere un’attività secolare d’Italia. Stiamo parlando della Pelletteria Gasile di Corato, fondata nel 1907. “Quattro generazioni si sono susseguite nel tempo. Siamo nati vendendo cappelli di pregio, poi negli anni abbiamo introdotto anche la pelletteria e accessori moda uomo e donna. Col tempo ci siamo adattati alle tempistiche, ma anche all’innovazione. Infatti vendiamo anche online, abbiamo un’assistenza sui nostri canali social. Il mondo del commercio è cambiato e bisogna stare al passo coi tempi mantenendo la tradizione”.
“I clienti stanno cominciando ad apprezzare quelli che riescono a mantenere i valori della cultura locale – sottolinea Siciliano Rizieri dell’Hotel Rizieri di Santa Maria di Leuca -. Questo è un valore aggiunto che testimonia una consolidata esperienza nel trattare la materia prima, ma anche un legame con la cultura del posto che è sempre un valore aggiunto”. “Tradizione e innovazione. Ogni giorno si lotta per andare avanti – spiega Luca De Florio della Gioielleria Grazia Lalinga di Taranto – dobbiamo essere preparati alle sfide del futuro restando sempre aggiornati, ma mantenendo la tradizione che ci ha sempre contraddistinto”.
Un passaggio generazionale, quindi, che ha potuto far accrescere sul territorio queste attività che si sono contraddiste e resteranno nella storia della puglia. “La storia passa dalle nostre botteghe e servono anche a riqualificare i nostri centri storici. Il passaggio generazionale è anche un modo per far rimanere sul territorio portando avanti le attività che hanno dato lustro alla città di riferimento” conclude Francesco Sgherza, vicepresidente nazionale Confartigianato U.P.S.A..
Lo scorso maggio sono state 455 le attività storiche pugliesi che hanno ricevuto i primi riconoscimenti di negozio storico, bottega artigiana storica o locale storico e sono state così inserite nell’apposito elenco regionale. Di questi 243 negozi storici, locali che svolgono attività di commercio al dettaglio in sede fissa o all’interno dei mercati su aree pubbliche; 140 botteghe artigiane storiche, unità locali artigianali che svolgono la produzione, la vendita diretta al dettaglio di beni o servizi; 72 locali storici, unità locali esclusivamente o prevalentemente dedite alla ristorazione o alla somministrazione di alimenti e bevande.