Le due figlie di Michelle Baldassarre, la 55enne igienista dentale il cui corpo è stato trovato carbonizzato con un coltello conficcato il 9 febbraio scorso nelle campagne di Santeramo, sono state ascoltate nell’udienza del processo a rito abbreviato a carico del loro papà, Vito Passalacqua, commercialista di Santeramo accusato di maltrattamenti nei confronti della ex moglie. Anche loro hanno raccontato di essere state percosse con schiaffi e di aver subito una tortura psicologica da parte del padre. “La mia adolescenza è stata un calvario”, ha sottolineato una delle due. Tesi affermata anche da una amica di famiglia e dalla stessa Michelle che all’epoca della denuncia aveva paura che il marito potesse fare del male alle figlie.

Ad aprile è stata respinta la richiesta di patteggiamento di 3 anni e 6 mesi di reclusione perché per la giudice l’ipotesi di reato deve essere riformulata con maltrattamenti aggravati in presenza di minori. Va precisato che l’inchiesta è scollegata da quella sulla morte della donna, dove il reato resta quello dell’istigazione al suicidio a carico di ignoti.

Gli avvocati di Passalacqua, per la prima volta presente in aula, hanno chiesto l’acquisizione di alcune conversazioni con le figlie nel periodo tra il 2015 e il 2022. La Procura invece ha chiesto l’acquisizione di alcuni atti relativi alla morte della donna, tra cui la perizia medico-legale. Gli avvocati delle figlie hanno chiesto inoltre un termine per esaminare questi atti che potrebbero entrare a far parte del processo. La prossima udienza è in programma il 28 settembre, Passalacqua ha chiesto di essere ascoltato.