Siamo andati in via Francesco veneziani Bisceglie dove c’è un uomo che vive come un cavernicolo nel 2023. Mino ci ha mostrato “casa” sua. Una vera e propria grotta con dentro due lampadine, una piccola tv e un microonde. Il bagno è un secchio e i suoi bisogni li butta nel tombino della fogna. Si lava con la bottiglia dell’acqua e la doccia se la fa quando può andare alla Caritas. Una vita ridotta così a causa della tossicodipendenza che però da cinque anni ha sconfitto seguendo la terapia del metadone. Ha un lavoro precario come consegnatario di notte, mettendo da parte solo 600 euro al mese che non gli permettono però di prendere una casa in affitto. “Ho un costante dolore alle ossa che non mi fa stare in piedi, ma vado comunque a lavorare. Fino a luglio dell’anno scorso ho percepito il reddito di cittadinanza che mi è stato tolto per il domicilio. Avevo un vecchio indirizzo, da un controllo risultavo all’estero, anche se non era vero, adesso risulto domiciliato alla Caritas ma ci vogliono due anni per riottenere un sussidio. In questo ultimo anno non ho pagato l’affitto di questo tugurio. Io voglio solo trovare un lavoro vero per permettermi una casa dignitosa. Se non mi fossi drogato adesso sarei stato proprietario di un palazzo comprato con quei maledetti soldi spesi per la droga. Nonostante la mia situazione non ho mai pensato di ributtarmi nel baratro della droga perché voglio vivere la mia vita, farmi una famiglia”. Per Mino qualsiasi lavoro va bene. “Io guardo e imparo, ho fatto di tutto, anche in campagna. Sono disposto anche ad andare fuori dalla mia regione se mi dessero una sistemazione temporanea”. La situazione di Mino dovrebbe essere nota ai servizi sociali di Bisceglie, ma nessuno è mai andato a vedere in che modo vive. “Nonostante tutto quello che ho subito non mi sono mai buttato giù. La droga ti uccide e ti fa perdere tutto. Ti rovina solamente la vita e si perde tutto quello che si ha di più caro al mondo”. Noi speriamo che qualcuno possa accogliere la richiesta di aiuto di Mino, scrivendoci su [email protected] o su 3488966969, e che il sindaco possa riceverlo per aiutarlo a trovare una casa più dignitosa in cui vivere.
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- di: Raffaele Caruso
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