La canzone “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero suonata al violino davanti alla sede della Regione Puglia. A farlo è Gaetano Bruno, infermiere professionale di 75 anni che ha lavorato per diverso tempo al Don Uva di Foggia e che ha deciso di protestare davanti alla Regione Puglia. Una storia molto controversa la sua.
“I migliori anni della mia vita me li hanno distrutti – racconta -. Nel periodo in cui sono rimasto detenuto nel manicomio mi sono contagiato di TBC e TB latente. Ho presentato denuncia alla Regione Puglia e all’Asl di Foggia per capire dove è il mio vaccino. Era una legge obbligatoria, non sono mai sottoposto al vaccino. Mi sono rovinato la vita. Per 28 anni non ho fatto alcuna visita medica. L’INAIL ha fatto le sue visite di controllo, senza controllare le cartelle cliniche dei pazienti contagiati. Dopo un caso di TBC, 39 colleghi su 49 sono stati contagiati e non più vaccinabili”.
L’11 ottobre Gaetano andrà in Tribunale. “Gli ultimi due avvocati mi hanno lasciato all’improvviso in mezzo alla strada – aggiunge -. Mi hanno rubato i migliori anni della mia vita. Ad Emiliano e all’assessore alla Sanità dico che sono venuto qui davanti perché per due volte non mi hanno risposto. Ho avuto conseguenze gravi per tutta la mia vita, sia nel mondo lavorativo che quello familiare”.