Rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio colposo l’odontoiatra nel cui studio a Corato è morta il 13 gennaio dell’anno scorso, Doriana Scardigno 43enne di Molfetta. Lo ha disposto il Gup del Tribunale di Trani, Domenico Zeno. L’udienza è stata fissata al prossimo 12 aprile. La famiglia della donna, assieme al marito, si è costituita parte civile ed è difesa dall’avvocato Andrea Calò.
Perizia ed esame autoptico svolti all’epoca dei fatti non avrebbero fornito un quadro chiaro di quanto accaduto e il magistrato della procura di Trani, Roberta Moramarco aveva chiesto l’archiviazione del caso. Dopo una fase di opposizione da parte della famiglia della 43enne, il gip Ivan Barlafante ha disposto, lo scorso 12 giugno, l’imputazione coatta per il medico mentre è stata archiviata la posizione dell’assistente di poltrona. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, la donna sarebbe morta subito dopo la somministrazione di un anestetico.