“Cancellato il reparto di Medicina alla Murgia. Chissà perché un bacino di 150 mila persone (Gravina, Altamura, Santeramo, Poggiorsini, etc…) deve essere così penalizzato con l’unico Ospedale della Murgia, mentre a Bari, dove risiedono circa 330 mila abitanti e insistono diverse pneumologie, ci devono essere il Di Venere, il San Paolo, Il Policlinico, Il Pediatrico, la Mater Dei e tutta una serie di altre cliniche private (Anthea, Santa Maria, etc…) per l’attività elettiva. Senza contare il Miulli a cui molti baresi afferiscono. Perché non dedicarne uno di quelli o pensare ad una naturale convivenza di percorsi sporchi e puliti?”
Inizia così il post di denuncia sui social dell’ex consigliere regionale Mario Conca. “Ma i sindaci dell’entroterra lo sanno che i loro cari concittadini vanno a ricoverarsi a Monopoli o a Lucera dando disagio ai congiunti? Come farà ora l’unico pronto soccorso, che era già al collasso con l’Obi adibita a reparto, a trovare posti liberi per sbarellare e liberare tempestivamente le ambulanze che girano come trottole per sopperire alla mancanza di un filtro territoriale? – si domanda – Perché la medicina murgiana da contare 128 posti con i quattro vecchi ospedali ora ha 0 posti letto per un bacino così vasto? E non venissero a dirci che abbiamo 180 posti Covid perché al massimo saranno una cinquantina, peraltro a bassa intensità di cura poiché l’UTIR è pulita”.
“Se l’urologia e la chirurgia si accorpano per fare sia i Covid chirurgici che i non Covid, perché non si è fatta la stessa cosa per la medicina alfine di assicurare l’assistenza dei murgiani? Le tantissime altre patologie non sono andate in quarantena, al contrario, continuano come killer silenziosi e ignorati a mietere vittime e ad aggravare quadri clinici – conclude Conca -. Quando si vota, invece, se ne ricordano sempre della Murgia e, addirittura, tagliano nastri e promettono assistenza ulteriore. Ipocriti!”.