“Non è facile sopravvivere senza lavoro e con un bambino disabile. Non so chi mi dà la forza, forse è Gesù o mio figlio, ma io non mollo”. Siamo tornati da Sara, la nonna di 37 anni che deve fare i conti con una vita ingiusta. In questi giorni avrebbe dovuto lasciare la casa in cui vive. Per non farlo accadere avrebbe dovuto dare alla proprietaria 2500 euro, soldi che ovviamente Sara non ha perché non ha un lavoro. Grazie a dei nostri amici, in poco tempo, li abbiamo raccolti, ma abbiamo scoperto che la proprietaria ha deciso di non volerli più. L’unica cosa che ha richiesto è lasciare l’appartamento entro il 22 febbraio 2024. Un grande regalo per Sara perché quei soldi, che custodiamo noi sul conto della nostra associazione, le serviranno per pagare la caparra di una nuova casa. Inoltre il padre si è offerto di fare da garante per il nuovo contratto d’affitto.
Una situazione davvero surreale, con Sara che non ha mai chiesto un soldo, ma solo un lavoro dignitoso per riuscire a vivere e dare le giuste cure a suo figlio disabile e anche al figlio grande con una moglie e una bambina piccola. Poco tempo fa eravamo riusciti anche ad avere i contatti con un imprenditore, ma quando le cose sembravano andare nel verso giusto, si è tirato indietro perché Sara purtroppo è l’ex moglie di un detenuto. “Io con lui non ho contatti. Non sono mai entrata nelle sue faccende. Io sono una persona seria, disposta a lavorare anche se non dormo la notte. Merito una seconda possibilità. Sono una persona seria”. per questo facciamo un appello ai proprietari di casa di Triggiano per cercare una casa. Abbiamo questi 2500 euro e anche Franco che pagherebbe i primi mesi di affitto. Continuiamo anche con la ricerca del lavoro. Sara, a causa della patologia del figlio, può lavorare dalle 7 alle 15, dopo no perché deve badare a lui. Speriamo possa essere un piccolo regalo di solidarietà per il Natale che sta arrivando.