Il caso del “Grande Fratello” brindisino ha fatto il giro d’Italia. Torniamo ad occuparci della storia della famiglia di Fasano (composta da mamma, papà e bimba di 7 anni) spiata per sei mesi all’interno della loro casa. Due microtelecamere erano state piazzate in bagno e nella camera da letto dei genitori, ad accorgersene della loro presenza è stata la donna mentre stava pulendo il bagno. Una spia rossa nell’aspiratore del bagno l’ha messa in allarme tanto da avvisare il marito. L’uomo ha così chiamato un tecnico che ha trovato la microcamera nel bagno e poi in camera da letto.
Tutto sembra ricollegare ad un 50enne del posto. L’uomo risulta iscritto al registro degli indagati del fascicolo aperto con le ipotesi di reato di detenzione di materiale pedopornografico e interferenze illecite nella vita privata. Le indagini vanno avanti nel massimo riserbo, vista la delicata situazione e il coinvolgimento di una bimba di 4 anni. Seguendo i fili delle due telecamere gli investigatori sono arrivati alla stanza situata accanto all’abitazione della famiglia spiata. I dispositivi presenti sono stati sequestrati e ora si mira a recuperare tutti i dati, compresi anche quelli cancellati.