Dieci anni e 8 mesi di reclusione in carcere per un 43enne della provincia di Taranto accusato di aver violentato la nipotina di soli 7 anni. Il giudice ha deciso di ridurre di poco la pena richiesta dalla pm, ma ha condannato l’uomo a risarcire le parti civili. Un processo civile dovrà stabilire l’ammontare dei danni, ma accogliendo la richiesta degli avvocati delle vittime, il magistrato ha imposto di versare una provvisionale immediatamente esecutiva di 15 mila euro.
Secondo l’accusa il 43enne avrebbe approfittato delle circostanze in cui i genitori della piccola era ricoverati in ospedale o al lavoro per restare da solo con la nipote che adesso ha 10 anni. La invitava a entrare in stanza, mentre i fratelli erano impegnati a giocare in un’altra camera, e abusava sessualmente di lei.
Per assicurarsi il silenzio della piccola, il 43enne la minacciava di non dire nulla a nessuno. Quando la madre ha notato che i rapporti tra la figlia e lo zio si erano improvvisamente raffreddati, aveva incaricato la sorella maggiore di provare a capire cosa fosse accaduto. E così la piccola pian piano si è aperta con la sorellina che poi ha raccontato la vicenda alla madre. La donna così ha denunciato tutto alle forze dell’ordine. La denuncia è finita sul tavolo del pm Colaci che ha chiesto e ottenuto di ascoltare la piccola nel corso di un incidente probatorio, dove la piccola ha ripercorso i brutti momenti subiti dallo zio quando aveva solo 7/8 anni.