Tifo violento negli stadi salentini. I tafferugli sono iniziati nelle immediate vicinanza del Via del Mare prima del fischio di inizio della partita tra Lecce e Bologna, ma anche durante e dopo la partita di serie D dove il Casarano si è scontrato con il Barletta.
Nella partita di serie A, i tifosi del Lecce, con il volto travisato, hanno lanciato pietre, fumogeni e oggetti contundenti contro il pullman dei tifosi del Bologna che, non colti di sprovvista, hanno cercato di scendere per avere uno scontro fisico con gli ultras salentini. La Polizia, presente sul posto, ha evitato lo scontro, ma un agente ha riportato delle ferite. Il lancio di pietre ha danneggiato i bus di linea e due mezzi del Reparto Mobile.
Due tifosi leccesi sono stati fermati e condotti in Questura. Uno è stato deferito in stato di libertà per possesso di oggetti atti ad offendere e perché trovato con una cinta in mano per aggredire i tifosi. Il secondo, invece, è finito ai domiciliari con l’accusa di porto e lancio di materiale pericolo, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, nonché danneggiamento di mezzi di istituto. Per entrambi, dopo una celere e tempestiva istruttoria, condotta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Lecce, si è provveduto ad emettere un Daspo d’urgenza, rispettivamente di 3 anni per il primo e di 2 per il secondo.
A Casarano nella partita contro il Barletta ci sono stati lancio di petardi e fumogeni, da parte di entrambe le tifoserie, creando disagi alla regolarità della partita. Le tensioni sono proseguite alla fine della partita con lancio di pietre e bottiglie da parte della tifoseria salentina contro quella di Barletta. Tre agenti sono rimasti feriti. Al termine degli accertamenti sono stati arrestati due tifosi del Casarano resisi protagonisti dei disordini ed uno di loro anche del ferimento di uno degli agenti che ha riportato una prognosi di 10 giorni. Gli investigatori stanno valutando se emettere un Daspo nei loro confronti ed è al vaglio degli investigatori la posizione di altri tifosi del Casarano coinvolti negli scontri.