Circa 200 persone si sono radunate in piazza della Libertà, a Bari, per chiedere il rilascio della Ocean Viking, la nave della Ong Sos Mediterranee in stato di fermo nel porto di Bari dallo scorso 31 dicembre. La nave è arrivata in Puglia il 30 dicembre per consentire lo sbarco di 244 persone salvate in zona Sar (Search and rescue) libica, ed è stata sottoposta a fermo per la presunta violazione del decreto Cutro. Alla manifestazione partecipano, oltre ai membri dell’equipaggio della nave, attivisti di Emergency, Fridays for Future e altre associazioni.
“Si continua a decretare per fermare le navi, ma così si decreta solo una maggiore insicurezza nel mar Mediterraneo, in cui soccorrere è un crimine ed essere dalla parte giusta della storia è un qualcosa da sanzionare e fermare”, ha detto Alessandro Porro, membro dell’equipaggio della nave. “Il provvedimento è assurdo – ha aggiunto -, nel 2023 sono morte 2500 persone in mare, fermare le navi umanitarie è un reato”.
“Chiediamo alle autorità italiane di salvare vite umane, non di fare propaganda sulla vita delle persone”, ha invece affermato Abdelfetah Mohammed, presidente di Sos Mediterranee Italia. “Le persone vanno viste come esseri umani, non solo come tematiche del dibattito politico. C’è bisogno di un cambio di mentalità – ha aggiunto -, morire nel Mediterraneo è giusto o no, salvare vite è giusto o no? Le vite delle persone che si trovano in mare valgono quanto quelle degli altri?