Nel 2023, il servizio del 118, tra Bari e provincia, ha effettuato quasi 96mila interventi. Traumi, problematiche cardiocircolatorie, respiratorie, neurologiche e gastroenterologiche rappresentano le maggiori casistiche d’intervento: sono stati 5.109 i codici rossi, poco più del 5%, e 19.200 gialli, con 30.839 trasporti in ospedale, 9.200 trattamenti sul posto e anche 36.062 casi in cui il trasporto, per varie ragioni, è stato rifiutato. Casa (68.381 interventi pari al 71,2%) e strada (13.719, 14,2%) sono i luoghi in cui si verificano più spesso le emergenze.
“Un lavoro notevole – sottolinea il direttore generale Asl Bari, Antonio Sanguedolce -per numeri e impegno di tutti gli operatori e per l’organizzazione che sta dietro. Con l’arrivo delle nuove automediche abbiamo completato il processo di rinnovo e potenziamento che ha riguardato il servizio 118 dal giugno scorso. Abbiamo riorganizzato e semplificato il sistema e, nello stesso tempo, abbiamo completamente rimesso a nuovo il parco automezzi, dotandolo di 55 ambulanze e 10 automediche ibride”.
Per Guido Quaranta, direttore del dipartimento di Emergenza-Urgenza, “il 118, assieme ai nostri sette pronto soccorso, rappresenta uno snodo fondamentale su cui si regge l’attività di emergenza-urgenza. Arrivare velocemente sul luogo di un incidente o di un infarto, stabilizzare un soggetto traumatizzato, individuare subito la patologia in atto è fondamentale per salvare vite umane ma anche per migliorare la prognosi in tutti gli eventi patologici tempo-dipendenti. Come per l’accesso in pronto soccorso, anche il 118 va usato con estremo buon senso”.