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Bari, vendono crema alla nocciola estera: multe e sequestri a Carrassi e Poggiofranco

18 Gennaio 2022
– Autore: Eleonora Francklin
18 Gennaio 2022
– Autore: Eleonora Francklin

Nell’ambito dei controlli programmati sui prodotti venduti in esercizi commerciali e medie strutture di vendita, in alcuni negozi dei quartieri Poggiofranco e Carrassi sono stati rinvenuti, esposti sugli scaffali, prodotti di importazione da paesi esteri che non riportavano le indicazioni previste dalla legge italiana e comunitaria regolarmente tradotte nella lingua italiana.

Il Codice del Consumo (d.lgs. 206/2005) prescrive infatti che i prodotti o le confezioni dei prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, devono riportare, chiaramente visibili e leggibili, almeno le indicazioni relative:

  • alla denominazione legale o merceologica del prodotto;
  • al nome o ragione sociale o marchio e alla sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell’Unione europea;
  • al Paese di origine se situato fuori dell’Unione europea;
  • all’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente;
  • ai materiali impiegati ed ai metodi di lavorazione ove questi siano determinanti per la qualità o le caratteristiche merceologiche del prodotto;
  • alle istruzioni, alle eventuali precauzioni e alla destinazione d’uso, ove utili ai fini di fruizione e sicurezza del prodotto.

Inoltre tutte le informazioni destinate ai consumatori e agli utenti devono essere rese almeno in lingua italiana.

Qualora le indicazioni siano apposte in più lingue, le medesime devono essere apposte anche in lingua italiana e con caratteri di visibilità e leggibilità non inferiori a quelli usati per le altre lingue.

Ai contravventori al divieto si applica una sanzione amministrativa da 516 euro a 25.823 euro. La misura della sanzione è determinata, in ogni singolo caso, facendo riferimento al prezzo di listino di ciascun prodotto ed al numero delle unità poste in vendita.

La merce è stata sequestrata per la successiva confisca e distruzione, oltre che per la verifica della composizione organolettica del contenuto onde accertare l’eventuale presenza di sostanze non consentite ovvero neppure indicate sulle etichette in lingua straniera.

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