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Bari, al Pediatrico manca la fornitura di protossido di azoto. Amati: “Impedite le cure ai pazienti fragili”

26 Gennaio 2024
– Autore: Raffaele Caruso
26 Gennaio 2024
– Autore: Raffaele Caruso

“All’ospedale pediatrico Giovanni XXIII c’è una bellissima unità operativa di odontoiatria, che tuttavia non può eseguire le cure su pazienti fragili a causa della mancata fornitura di protossido d’azoto, un gas in grado di agevolare le prestazioni con sedazione conscia. Si tratta, in buona sostanza, di cure assicurate a bambini autistici, down, spastici, diabetici, epilettici, con patologie neurologiche, oncologiche, malattie rare, patologie da farmaci, anomalie di sviluppo e malformazioni vascolari e ossee, schisi ecc. Insomma, per la mancanza di una fornitura di gas medicale, con costi irrisori, centinaia di bambini non accedono alle cure. Inammissibile.” Lo dichiara il consigliere e commissario regionale di Azione, Fabiano Amati.

“Questa è la prima battaglia di una strategia rivolta a rendere sempre più efficiente l’odontoiatria pediatrica pubblica, con un primo passo rivolto ai bambini con fragilità da patologia e un secondo passo indirizzato a bambini con fragilità economica – aggiunge -. Per fare questo occorre attivare ambulatori attrezzati, due posti letto per degenza notturna di pazienti complessi, perciò trattati con anestesia generale e campagne di prevenzione della carie, delle parodontopatie e delle malocclusioni, rivolte a bambini in età scolare. Il tutto con l’obiettivo di azzerare le conseguenze problematiche per la mancata erogazione di cure odontoiatriche, così come accade in altri paesi europei. In questo senso non abbiamo nulla da invidiare a nessuno, occorre solo mettersi a lavoro”.