“Non dimenticherò mai quella sera. Io ed un’altra amica eravamo in palestra ad aspettarla. Alle 19 e 44 è arrivato il suo messaggio per comunicarci che era dal dentista e che sperava di sbrigarsi il prima possibile per raggiungerci. Mai avrei pensato che quello sarebbe stato il suo ultimo messaggio”.
Sono queste le parole di Tina Leo, migliore amica di Doriana Scardigno, la 42enne morta a Corato sulla poltrona di uno studio dentistico dopo la somministrazione di una pre-anestesia.
“Ricordo che l’abbiamo aspettata a lungo in palestra – racconta nell’intervista concessa al Corriere del Mezzogiorno – poi alle 21.05 è squillato il telefono del marito. Era il dentista che lo informava che la moglie non si era sentita bene e che aveva già chiamato un’ambulanza. Ci ha chiesto un passaggio perché in palestra era venuto piedi. Io l’altra amica lo abbiamo accompagnato allo studio del dentista ed io sono salita con lui”.
“Gli operatori del 118 stavano tentando di rianimare Doriana. Ero certa però che fosse già morta. Era immobile. Non dimenticherò mai quei momenti, sono uscita dallo studio per chiamare mio marito e dirgli quello che era successo – conclude -. Poi non ho avuto più il coraggio di risalire e poco dopo è sceso uno dei rianimatori che mi ha guardato e ha scosso la testa. Mi stava comunicando che Doriana era morta. Siamo rimasti lì sotto sino alle 3.30 del mattino. Poi siamo tornati a casa. Non riesco ancora a credere che Doriana non ci sia più. I suoi familiari sono disperati. Suo marito non riesce più a star solo e noi amici cerchiamo di non lasciarlo mai e lo stiamo aiutando a sistemare tutte quelle pratiche necessarie ma tanto dolorose”.