“All’improvviso mi è crollato tutto. Non suono più il pianoforte davanti ad un pubblico da quasi due anni. Nel mio ultimo concerto, alla Konzerthaus di Vienna, il dolore alla schiena era talmente forte che sull’applauso finale non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello. E non sapevo ancora di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi, pesantissima. Ho perso il lavoro, i capelli, le certezze, ma non la speranza e la voglia di immaginare, come se il dolore mi porgesse inaspettati doni”.
Il ritorno di Giovanni Allevi, dopo due anni di cure per il mieloma, è stato il momento più emozionante della seconda serata del Festival di Sanremo. Avvolto dal caldo abbraccio del pubblico, che lo ha accolto con una lunga ovazione, il musicista ha raccontato il suo percorso nel dolore e ha innalzato il suo inno alla bellezza della vita e della solidarietà. Tra i doni inaspettati di cui ha parlato c’è “la gratitudine nei confronti della bellezza del creato”, “la riconoscenza per l’affetto, la forza, l’esempio che ricevo dagli altri pazienti, i guerrieri, così li chiamo” e la certezza che, “quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più”.
Dopo la citazione di Kant, Allevi si è tolto il cappellino mostrando i ricci grigi ricresciuti. Poi al piano ha suonato Tomorrow, brano scritto durante i lunghi ricoveri, prima di annunciare il suo nuovo “Piano solo tour”. Tra le date anche quella del 2 ottobre al teatro Petruzzelli di Bari. I biglietti sono già disponibili, partono dai 27 euro fino ai 69 euro nel primo settore in platea.