“Ci tenevo a essere qui per presentare il nuovo tecnico Iachini e per metterci la faccia come ho sempre fatto. Non è un momento facile. Perdere a giugno la finale per la promozione a cento secondi dal fischio finale ha creato grandi difficoltà. Abbiamo anche fatto errori, ma io ci metto la faccia”. Lo ha detto il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, dopo le polemiche dei giorni scorsi per le dichiarazioni (“Bari secondo club”) del padre Aurelio (poi ritrattate). De Laurentiis ha partecipato alla presentazione di Iachini oggi al San Nicola, mentre in città sono apparse decine di striscioni degli ultras contro la dirigenza.
“Mi dispiace che si creino situazioni difficili. Noi puntiamo – ha chiarito – a vincere e al risultato più importante. Sono qui da sei stagioni. Qui c’è una società che ha sempre investito e dalla D ha sfiorato la A. Vorrei che il tifo sostenesse la squadra, che ha grandi qualità. Se i tifosi vogliono parlarmi, sono pronto a confrontarmi”. “La cessione del club? Amo questa piazza, l’ho sposata e ho investito tanto tempo. Ho distratto tempo dalla mia passione, il cinema. Prima del Bari, passavo quattro mesi a Los Angeles. Il Bari ha appeal. Se un giorno arriva un fondo per investire, magari verrà ceduto in mani importanti. Non abbiamo debiti”, ha aggiunto il patron del Bari. “Siamo una società (Filmauro, ndr) che ha due aziende, con due amministratori unici che gestiscono separatamente le scelte. Ci consigliamo? Può essere. Ci sono sinergie? Può essere – ha ammesso De Lurentiis jr -, ma le gestioni sono indipendenti. Per questo mi sono dissociato, non è facile dissociarsi dal proprio genitore. Poi mio padre Aurelio ha compreso di esser stato frainteso e si è scusato”.
“Vgliamo avviare un nuovo percorso per il bene della società della città e dei nostri tifosi. Ho accettato perché questa è una piazza da serie A. Non faccio promesse. Sono convinto che con l’aiuto della città e della nostra gente, possiamo tracciare una strada importante”. Così si è invece presentato il marchigiano Beppe Iachini, nuovo tecnico del Bari, alla vigilia della gara di domani al San Nicola con il Lecco. “Mio nonno era nato a Bari. E’ venuto via da qui a 16 anni – ha aggiunto Iachini – Si trasferì ad Ascoli, dove ha conosciuto mia nonna e sono nati tanti figli, tra cui mia mamma. Sono legato a mio nonno, che mi parlava di calcio e mi diceva sempre “Forza Bari”. “I tifosi ci saranno vicini. Per raggiungere i risultati ci vuole compattezza. Non sarà facile, ma a me piace una squadra che gioca con certezze e credo nel lavoro. Il modulo? Lavoriamo da tre giorni, vediamo cosa dice il campo”, ha concluso Iachini.