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Sotto sfratto con la sclerosi multipla, il legale dell’ex marito: “Non è un mostro le ha dato tanto”

14 Febbraio 2024
– Autore: Raffaele Caruso
14 Febbraio 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Torniamo ad occuparci della storia di Annamaria, la donna affetta da sclerosi multipla dal 2005 e costretta a letto per le sue condizioni di salute. Si trova al centro di una battaglia giudiziaria con il suo ex marito. Ha ricevuto lo sfratto e dovrà presto lasciare l’abitazione. L’avevamo incontrata, assieme al suo legale, qualche tempo fa e ci aveva raccontato la sua versione dei fatti. Siamo stati contattati dalla controparte e abbiamo ascoltato il legale dell’ex marito di Annamaria.

“In tutto questo arco temporale il mio assistito ha versato ingenti somme di denaro per consentire all’ex moglie di trovare una sistemazione idonea per farla stare tranquilla. Io e il mio cliente manifestiamo il massimo rispetto e la massima solidarietà per le condizioni di salute della donna – racconta il legale -. Parliamo di centinaia di migliaia di euro, somme al netto del mantenimento. In più c’è stata la vendita anche di un immobile. Gli importi oggetti di pignoramento sono una parte minima e limitata rispetto alle somme che l’ex marito ha versato nel corso degli anni per coscienza. L’ex marito continua a sostenere i costi dell’abitazione in cui si trova ora. In 25 anni di professione non ho mai visto un ex marito comportarsi con questa eleganza e solidarietà nei confronti dell’ex moglie”.

“La signora ha rifiutato la soluzione di Rsa e di Rssa, il Comune di Noicattaro riteneva di nominare un amministratore di sostegno per questa soluzione – continua -. In più ha dichiarato di non aver bisogno di sussidi economici. L’attacco ad una persona ormai è diventato lo sport preferito, il mio assistito è rimasto molto colpito dall’intervista dell’ex moglie. Non riuscirebbe a parlare davanti ad una telecamera e per questo parlo io. Ora ha un’altra famiglia, anche lui ha diritto a vivere la sua vita dignitosa, sempre rispettando le condizioni di salute dell’ex moglie. La sentenza c’è e va rispettata dopo tutti questi anni. Siamo noi a fare l’appello e a dire basta, non abbiamo l’astio di voler intervenire con la forza pubblica. Vogliamo che si rispettino le disposizioni. Siamo disponibili a trovare una soluzione purché sia definitiva una volta per tutte”.