Le parole del collaboratore di giustizia Domenico Milella dietro l’arresto del boss di Japigia Eugenio Palermiti. Il pentito, in un interrogatorio del maggio 2020, ha fornito alcuni retroscena sulla gambizzazione di Teodoro Greco al quartiere Japigia nel mese di novembre del 2013. Palermiti è ritenuto il mandante e la vittima fu gambizzata proprio da Domenico Milella, ex braccio destro del boss. “Greco si era avvicinato ad altre persone ed Eugenio Palermiti andò in bestia per questo fatto. ‘Questo lo dobbiamo sparare, però per farlo spaventare non per ammazzarlo’. Disse a me: ‘Mo’ buttaci due-tre colpi alla gamba come lo trovi’. E un giorno lo trovai”, le parole di Milella ai magistrati riportate da La Repubblica.
Ma nelle dichiarazioni fornite il collaboratore di giustizia ha fornito alcune indicazioni importanti sull’ombra della mafia attorno alla politica barese. “Greco non è mafioso, ma aveva le mani in pasta ovunque, dal Comune alle forze dell’ordine. Era capace di far assumere persone, faceva uscire i soldi alla politica”, la ricostruzione di Milella. Secondo il collaboratore di giustizia, Greco avrebbe fatto da tramite tra gli esponenti politici e i referenti dei clan, fino ad arrivare a chiedere l’aiuto di Palermiti per sostenere l’elezione di un candidato sindaco. Un’ulteriore conferma all’ombra della mafia sulla politica barese. Denaro elargito dai politici ai clan per sostenere i candidati alle elezioni, un’accusa che Greco ha respinto affermando di non aver mai elargito soldi e di aver chiesto solo un po’ di pubblicità per un candidato del centrodestra che stava sponsorizzando vent’anni fa.