Skip to content

Le mani del clan Parisi nell’Amtab, arriva l’amministrazione giudiziaria. Decaro: “Azienda pronta a collaborare”

26 Febbraio 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere
26 Febbraio 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere

Questa mattina è stato comunicato al Comune di Bari un provvedimento di amministrazione giudiziaria notificato all’Amtab spa, il cui consiglio di amministrazione da oggi sarà affiancato da un amministratore giudiziario. L’azienda sarebbe stata “infiltrata da parenti di affiliati al clan Parisi i cui esponenti agivano nella totale convinzione di poter disporre della società uti dominus, potendo decidere chi doveva essere assunto e in quale ordine”. Questo è quanto si legge nella motivazione del Tribunale di Bari che ha nominato amministratore un avvocato romano, Luca D’Amore.

Il riferimento è alla vicenda emersa in mattinata che fa riferimento alla maxi inchiesta di questa mattina che ha portato a 137 misure cautelari. Tommaso Parisi, Michele De Tullio e Tommaso Lovreglio rispondono anche di estorsione aggravata e rapina con il metodo mafioso per pressioni esercitate sull’Amtab. I tre avrebbero minacciato “gravi conseguenze derivanti da un eventuale rifiuto di accondiscendere alle loro richieste e inoltre facendo riferimento alla necessità di rispettare una gerarchia di fatto all’interno dell’azienda municipalizzata AMTAB spa di Bari, imposta dal clan Parisi piuttosto che derivante dalle effettive cariche sociali”. “Il presidente non è il padrone… bell bell eh… Padroni non ce ne stanno, qui nessun padrone, c’è solo un rispetto e basta, il rispetto reciproco”, una delle frasi che testimonia l’influenza del clan Parisi nell’azienda municipalizzata. Secondo quanto contestato dalla Procura, il clan tramite la società di lavoro interinale “Lavorint spa agenzia per il lavoro” avrebbe imposto assunzioni a tempo indeterminato in occasione della Fiera del Levante 2018 e anche successivamente “di persone vicine o comunque imparentate con esponenti del clan Parisi di Bari”. Tra queste ci sarebbe la figlia di Massimo Parisi, Annaelena, la figlia di Battista Lovreglio, Annarosa, Iolanda Stringano, nipote di Tommso Lovreglio e Tommaso Gargano, cugino di Lovreglio e nipote di Parisi.

“Da quando sono stato eletto sindaco ho fatto del contrasto alla mafia barese una battaglia quotidiana – commenta il sindaco Decaro -. Ho sempre sfidato a viso aperto e denunciato i clan. Ma è evidente che questo non è e non potrà mai essere sufficiente. Il lavoro, purtroppo, è ancora lungo e faticoso, e l’aiuto delle Forze dell’ordine e della Magistratura è determinante. Ora il consiglio di amministrazione di Amtab, affiancato dall’amministratore giudiziario con i suoi poteri straordinari, potrà fare definitivamente luce su tutte le opacità che riguardano l’azienda, facendo compiere alla città un altro passo verso la liberazione dal cancro della criminalità organizzata”.