I carabinieri delle compagnie di Cerignola e Manfredonia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale di Foggia su richiesta della procura, nei confronti di 9 indagati (di cui 4 destinatari di custodia cautelare in carcere, 3 degli arresti domiciliari e 2 del divieto di dimora in provincia di Foggia), ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di traffico, detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa è stata avviata in seguito alla deflagrazione avvenuta a Vieste il 7 gennaio 2022 di un ordigno artigianale che aveva danneggiato il portone di ingresso dell’abitazione di un noto pregiudicato del luogo.
L’episodio, stando alle indagini, ha consentito di accertare, tra gennaio e luglio di quell’anno un traffico di sostanza stupefacente acquistata da fornitori di Cerignola e venduta al dettaglio a Vieste, dove i carabinieri avrebbero verificato numerosi episodi di spaccio (documentandone più di 5.000, circa 50/60 al giorno), per lo più avvenuti presso un’abitazione nel centro storico, sorvegliata mediante un impianto video. Gli inquirenti hanno ricostruito gli espedienti utilizzati durante le consegne agli assuntori, che dopo aver depositato il denaro in un cestino calato dall’alto ricevevano lo stupefacente, in particolare cocaina, attraverso un ingegnoso sistema di canaline, grazie alle quali le dosi dal terrazzo del fabbricato venivano recapitate al piano stradale. I carabinieri hanno stimato che nei cinque mesi di indagine lo spaccio al dettaglio avrebbe fruttato agli indagati guadagni per circa 25mila-30mila euro mensili.