Skip to content

Polo Bibliotecario nell’ex caserma Rossani a Bari: dalla Regione 3,2 milioni di euro per arredi e attrezzature

19 Marzo 2024
– Autore: Raffaele Caruso
19 Marzo 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Per assicurare la piena fruibilità ed accessibilità della Teca del Mediterraneo e della Mediateca regionale attraverso la realizzazione del progetto di allestimento del Polo Bibliotecario Regionale, la Giunta regionale ha stanziato oggi con variazione di bilancio 3.232.070 euro. I fondi sono necessari per la fornitura di arredi e attrezzature per l’avvio dell’apertura al pubblico dei due plessi della ex Rossani di Bari (casermetta e palazzina comando), già completati e antistanti il parco urbano, che si prevede di attivare entro l’anno in corso.

Nella palazzina “ex Casermetta”, di maggiori dimensioni e altezze, si svolgeranno le funzioni di biblioteca pubblica di comunità e si renderà disponibile l’offerta libraria complessiva grazie ad una corretta collocazione dei materiali per facilitarne l’orientamento alla consultazione.; allo stesso tempo si ospiteranno eventi ed iniziative promosse da ciascuna istituzione, in modo condiviso, così da assicurare un utilizzo permanente della struttura 365 giorni all’anno; si permetterà, inoltre, l’organizzazione di attività laboratoriali, di corsi di istruzione e di aree di coworking in favore delle varie fasce d’età, puntando sulle potenzialità del digitale come elemento di inclusività (sostenibilità sociale), in accordo anche con altre istituzioni ed enti che ne faranno richiesta;

La palazzina “ex Comando”, connotata da spazi più circoscritti e non idonei ad accogliere cospicui flussi di pubblico, si configura naturalmente come edificio destinato a garantire la conservazione dei materiali di pregio, sia per il valore intrinseco che per quello storico ed artistico. Un luogo da destinare a “Casa degli Archivi della Puglia”, come d’intesa con la Soprintendenza Archivistica e Bibliotecaria, destinato ad una fruizione mirata di ricerca e di studio, in grado di offrire un qualificato contesto rispetto ai materiali custoditi. È anche in tale logica che si è ipotizzato l’uso di una parte della palazzina destinata sin dall’origine all’archiviazione meccanizzata.