Il 10 febbraio è terminato l’incarico triennale dell’avvocato Antonio Maria La Scala alla guida del Nucleo Ispettivo Regionale Sanitario (NIRS). Attraverso un comunicato il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, il 5 marzo scorso, ha annunciato di aver affidato le funzioni di coordinamento alla dott.ssa Antonella Bellomo, già Prefetto di Bari. Le voci si inseguono e le malelingue dicono che la scelta di “mandare a casa” La Scala sia dipesa dagli scandali sollevati dall’avvocato nel corso di questi tre anni e poi segnalati alle autorità.
Un modus operandi “scomodo”, nonostante i risultati ottenuti che avrebbero spinto qualsiasi amministratore a rinnovargli l’incarico. Anche in virtù di quanto dichiarato nell’intervista per i 20 anni di Gens Nova, abbiamo deciso di fare un’incursione fuori dal suo ufficio per coglierlo alla sprovvista e segnalargli questa cosa. Dal nostro canto abbiamo preso in giro l’avvocato La Scala dicendo che è stato fatto fuori in quanto incompatibile perché mai arrestato e perquisito. La Scala ha minimizzato tutto, ha fatto gli auguri alla Bellomo e si augura che continui il lavoro fatto fin qui, anche a costo di scoperchiare in maniera impopolare i nomi della politica e della sanità vicini a Emiliano e a tutto il management della Regione Puglia.