Con quattro recentissime decisioni, tutte depositate il 10 gennaio 2022, l’Arbitro per le Controversie Finanziarie, istituito presso la Consob, ha condannato la Banca Popolare di Bari a risarcire quattro risparmiatori per aver venduto azioni emesse dalla stessa banca senza rispettare gli obblighi informativi.
A fondamento delle decisioni, vertenti su questioni analoghe, è stato posto “l’inadempimento da parte dell’intermediario degli obblighi di informazione precontrattuale sulle caratteristiche e sul grado di rischio degli strumenti finanziari (…) in relazione al mancato assolvimento degli obblighi di informazione rafforzata previsti per i prodotti illiquidi”.
Secondo il Collegio, dagli atti sono emerse numerosi comportamenti non corretti delle banca: anzitutto con riguardo al profilo di rischio e alle competenze specifiche in ambito finanziario attribuite al consumatore. In un caso questionari di profilatura sono risultati molto datati e non aggiornati; in un latro caso lo stesso questionario questionari era sottoscritto da due persone, rivelandosi così inidoneo a raccogliere le specifiche caratteristiche di ciascun risparmiatore.
Il Collegio, sul punto, ha confermato il precedente orientamento, secondo cui: “l’intermediario non può che essere chiamato a profilare tutti i cointestatari ed a svolgere la relativa valutazione di adeguatezza/appropriatezza, tenendo conto comunque del profilo più conservativo”.
Con queste ennesime decisioni l’Arbitro Consob ribadisce il comportamento non corretto tenuto da questa banca nel collocamento delle azioni. “In sostanza – ha dichiarato l’Avv. Massimo Melpignano responsabile Nazionale Banca e Finanza, che ha assistito nei procedimenti i risparmiatori – l’Arbitro Consob ha condannato il comportamento della banca che si è resa colpevole di non aver informato correttamente i risparmiatori in particolare avvisandoli della natura illiquida delle azioni a loro vendute, condizionando l’investimento che altrimenti sarebbe stato indirizzato su altri titoli”.
“È indispensabile una riforma del sistema – prosegue Melpignano – che obblighi le banche soccombenti, in questo caso la Banca Popolare di Bari a rimborsare immediatamente i risparmiatori senza costringerli, dopo aver già riportato una vittoria davanti all’Arbitro Consob, ad attivare il procedimento davanti al Tribunale perché la banca non paga”.
“È questo l’impegno dell’Associazione – dichiara Fabrizio Premuti, Presidente Nazionale di Konsumer Italia -chiederemo immediatamente un incontro con tutte le Autorità responsabili affinché i consumatori vedano riconosciuto il valore delle decisioni dell’Arbitro Consob senza essere costretti ad attendere altro tempo e a spendere altri soldi in un giudizio civile”.