C’è il Bif&st… e c’è il Fuori Bif&st. Per il secondo anno di seguito Bari ha ospitato una serie di eventi organizzati da attività commerciali e operatori culturali della città a tema cinematografico per animare le strade, le piazze, i cinema, gli spazi culturali e i negozi del capoluogo pugliese, autonomamente e senza contributo economico da parte della amministrazione comunale. Il ‘Fuori Bif&st’ secondo l’assessora comunale alle Culture, Ines Pierucci, “testimonia il forte legame che esiste tra la città e il suo festival”.
Andrea Costantino, direttore di “AncheCinema”, rivendica a gran voce “l’inclusione” all’interno del Bif&st 2024 avendo una struttura che ha “tutte le carte in regola”. Lo stesso ha deciso di indire una petizione intitolata “Tutti al Cinema” con l’obiettivo che tutte le distribuzioni cinematografiche consentano una libera programmazione senza richieste di pagamento di minimi garantiti e l’obbligo di programmazione di proiezioni consecutive, così da permettere a tutti gli operatori culturali di fare il proprio lavoro nel modo più efficace possibile e ai cittadini, inclusi quelli con disabilità, di avere un accesso libero alla cultura cinematografica garantendo 36 posti per carrozzine disabili con ottima visuale del film.
Poiché allo stato attuale questa consuetudine, che non è legge, limita, in favore del mercato, il diritto degli spettatori di scegliere un film e una sala, e va contro il diritto del direttore di una sala di fare il proprio lavoro al meglio delle sue capacità, Quinto potere ha raccolto il suo appello.