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Maxi inchiesta a Bari, indagini verso la fine: Olivieri scrive nel carcere di massima sicurezza il suo memoriale

28 Marzo 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere
28 Marzo 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere

Il Riesame ha respinto quasi tutti i ricorsi delle persone arrestate nell’ambito della maxi inchiesta della Dda di Bari. Francesco Frezza, Alberto Bellizzi e Giuseppe Maldera, tre dei 135 arrestati nel blitz del 26 febbraio, sono stati gli unici a lasciare i domiciliari e a tornare liberi. I giudici hanno infatti annullato la misura cautelare per mancanza di gravi indizi su richiesta dei legali. Frezza e Bellizzi erano stati arrestati per turbativa d’asta relativa alla vendita di un opificio nella zona industriale di Matera in concorso con alcuni esponenti del clan Parisi, il terzo invece per aver alterato il risultato della partita tra Corato Calcio e Fortis Altamura, disputata il 30 aprile 2017, finale dei play off di Promozione per l’accesso al campionato di Eccellenza. Per Michele Piscitelli e Mirko Massari, accusati di aver venduto il proprio voto all’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, la custodia in carcere è stata sostituita con quella ai domiciliari. Nelle prossime ore sono in programma le ultime discussioni sui ricorsi, poi le indagini si chiuderanno.

Giacomo Olivieri si trova nel carcere di massima sicurezza di Lanciano. La scelta del trasferimento dipende dal reato che gli viene contestato. Trattandosi di fatti di mafia, Olivieri è stato trasferito perché deve trascorrere la custodia cautelare nel circuito della cosiddetta alta sicurezza. Rinchiuso in una cella doppia della sezione Alta Sicurezza 3 (tra cui ci sono i reati mafiosi) insieme ad un detenuto calabrese che sta scontando una pena per mafia di 22 anni, sta preparando la sua difesa con un lungo memoriale. I legali potrebbero richiedere un interrogatorio dopo Pasqua.