Skip to content

Primarie, Laforgia attacca: “Qui si comprano voti”. Ma sceglie ex consigliere arrestato per tangenti al seggio

4 Aprile 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere
4 Aprile 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere

Scontro nel centrosinistra a pochi giorni dalle votazioni per eleggere il candidato sindaco per il dopo Decaro, in programma il 7 aprile dalle 8 alle 22. “A Bari i voti si comprano ed ecco perché le primarie non si dovrebbero fare”, le parole di Michele Laforgia, candidato sindaco sostenuto dalla Convenzione per Bari e Movimento Cinque Stelle, rilasciate in un evento organizzato il 2 aprile e che hanno innescato forti polemiche nelle ultime ore. “Il fenomeno della criminalità è ben noto in città e quello che è emerso non può certo cogliere di sorpresa nessuno”, ha aggiunto.

“Lo spettro della politica si aggira, qua nessuno è innocente. Se pensiamo ad eleggere consiglieri comunali che sono portatori di voti e che non hanno niente a che fare con il bene comune del luogo da dove provengono, ovvio che nel Consiglio comunale poi ci troviamo in difficoltà. Se le idee non hanno le gambe per camminare, che significa partecipazione dal basso e consenso, ci ritroviamo con i primatisti delle preferenze senza sapere da dove, come e perché queste preferenze arrivano. Poi per forza apriamo i fascicoli e troviamo tutto. Abbiamo bisogno della partecipazione popolare, senza la quale non si può fare niente”, aveva invece dichiarato lo scorso 26 marzo in un altro evento.

Dall’altra parte c’è Vito Leccese, capo di gabinetto del sindaco uscente Antonio Decaro, sostenuto da Partito democratico, Verdi e liste civiche. Non si è fatta attendere la sua replica. “La mia prima manifestazione, da consigliere comunale fu contro il voto di scambio. Da parlamentare votai l’introduzione del reato di scambio elettorale politico-mafioso nel codice penale. E nella mia vita politica non ho mai acquistato un singolo voto. Non credo quindi di dover ricevere patenti di moralità da nessuno. È la mia storia che parla”, si legge sul suo profilo Instagram.

Ma le polemiche sulle primarie del centrosinistra non si fermano qui. Nella giornata di ieri è stato reso noto l’elenco di presidenti, scrutatori e segretari dei 6 seggi allestiti per le votazioni in programma domenica. Quello dell’Hotel Majesty sarà presieduto da Gaetano Anaclerio, ex consigliere comunale di Forza Italia che nel maggio 2003 fu arrestato con due colleghi con l’accusa di aver ottenuto una tangente dal costruttore barese De Santis per favorire una lottizzazione. Fu condannato in primo grado per concussione a 2 anni e 8 mesi, prima che il reato in Appello fu riqualificato in induzione indebita e dichiarato prescritto. Anaclerio, considerato un grande portatore di voti, è stato scelto dall’entourage di Laforgia che ha rappresentato la società di De Santis nel processo. Nel 2005 lasciò Forza Italia per passare alla Margherita, prima di sbarcare poi nelle fila di Realtà pugliese e di Realtà Italia (la lista a cui ha preso parte poi Giacomo Olivieri). Recentemente si è avvicinato alla lista Con, la lista civica con cui la figlia Alessandra (eletta con Decaro per Bari) è consigliere comunale uscente.

LA REPLICA DI LAFORGIA

“Com’è noto e come ho dichiarato pubblicamente più volte, non mi sono occupato in nessun modo e per nessun aspetto delle regole e dell’organizzazione delle primarie del centrosinistra. Ho appreso dalla lettura dei giornali, stamattina, della possibile nomina di Nino Anaclerio quale presidente di seggio. Non è mai stato indicato da me e comunque escludo che sarà presidente di seggio nelle consultazioni del prossimo 7 aprile”, le parole di Laforgia. Anaclerio è stato sostituito da Grazia Ambruoso.